La grande Comunità Europea… delle formiche argentine

Forse i nostri partiti politici, in perenne lite tra di loro, avrebbero molto da imparare in termini di pacifica convivenza dalle invadenti formiche argentine (il nome deriva dalla loro terra di provenienza).

Alcuni ricercatori hanno scoperto la presenza di una enorme supercolonia di queste particolari formiche che si estende per oltre 6000 chilometri nell’Europa meridionale. E quello che più stupisce è che tutti gli appartenenti alla supercolonia, pur vivendo in formicai distinti, sembrano avere un rapporto di convivenza pacifica tra di loro: il risultato è che ci troviamo di fronte alla più grande unità cooperativa biologica mai scoperta. Per contrasto, proprio in Argentina queste formiche hanno un comportamento molto diverso: sono particolarmente bellicose, e i vari formicai combattono delle vere e proprie guerre all’ultimo sangue. Laurent Keller, un entomologo dell’Università di Losanna, ha condotto un approfondito studio con il suo team di ricercatori.

Dopo aver catturato circa 5000 formiche da 33 distinti formicai situati in Italia, Francia, Spagna e Portogallo, le ha riunite nel suo laboratorio, ed ha cercato di provocare delle vere e proprie guerre, introducendo gli elementi di un formicaio negli altri 32. Nell’arco di un anno, dopo oltre 1100 guerre simulate, Keller è giunto alla conclusione che tutte le formiche erano membri di una o due enormi supercolonie. Una supercolonia è una struttura complessa e impressionante, che coinvolge centinaia di miliardi di individui. 30 dei 33 formicai appartenevano ad un unica supercolonia che si estende dall’Italia del Nord lungo la costa del Mediterraneo, toccando Francia e Spagna fino ad arrivare in Portogallo.

Solo tre formicai prelevati in Catalogna facevano parte di una diversa supercolonia. Ciò che è straordinario è che le formiche che vivono in formicai distanti tra loro migliaia di chilometri non abbiano mostrato tendenze aggressive l’una contro l’altra. Il concetto di supercolonia si scontra con la teoria generalmente accettata per cui il comportamento altruistico dovrebbe manifestarsi tra individui collegati da vincoli di parentela. All’interno della colonia europea, invece, una formica proveniente ad esempio dal Portogallo è ben accetta in un formicaio italiano o viceversa. Tra le possibili spiegazioni di questo fenomeno è stata avanzata l’ipotesi che l’intera enorme colonia sia nata da un ristretto numero di “fondatori”; ciò starebbe a significare che tutte le formiche all’interno di questa macro-unità sono geneticamente molto simili. Ma quest’ipotesi si è poi dimostrata falsa. La vera spiegazione sembra essere la seguente: quando le formiche argentine invasero l’Europa, nel 1920, trovarono un habitat particolarmente favorevole, con abbondanza di cibo e nessun nemico naturale, per cui combattere per difendere il territorio non fu più un mezzo necessario per la sopravvivenza.

Perché combattere le altre formiche se c’è cibo in abbondanza per tutti? La scoperta più importante, secondo gli studiosi, è proprio il fatto che l’organizzazione sociale di una intera specie può mutare se inserita in un ambiente diverso. Le formiche argentine sono infatti una specie dalle tendenze molto aggressive. Nella loro terra di origine il comportamento assunto da queste prodigiose formiche è particolarmente bellicoso, e prevede l’espansione territoriale e l’annientamento delle popolazioni locali, oltre che dei ragni e di altri tipi di insetti.

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