Coronavirus: oltre 200 milioni di bambini vivono in paesi schiacciati dal debito

Per i paesi più poveri necessaria la riduzione del debito nella lotta contro il COVID-19. Più di 200 milioni di bambini vivono in Paesi schiacciati dal debito pubblico o ad alto rischio di venirne schiacciati.

“Il COVID-19 sta generando una crisi economica globale senza precedenti. E, come vediamo in tutte le crisi del genere, la distruzione economica è distribuita in modo ineguale e spietato – afferma il Direttore generale dell’UNICEF Henrietta Fore – per i Paesi più poveri del mondo, le ricadute finanziarie causate dalla pandemia, unite ai debilitanti obblighi del debito, stanno ostacolando la loro capacità di prevenire ulteriori trasmissioni e di proteggere i cittadini.

E per le famiglie di quei Paesi, con una diffusa perdita di reddito e un accesso limitato al cibo in ambienti in cui il distanziamento sociale è impossibile, sapone e acqua per il lavaggio delle mani un lusso, e servizi sanitari di qualità inesistenti, la situazione è già disastrosa, e non farà che peggiorare.
Mentre ai bambini vengono in gran parte risparmiate le immediate conseguenze sanitarie della pandemia, subiranno la distruzione economica lasciata sulla sua scia. Più di 200 milioni di bambini vivono in Paesi schiacciati dal debito pubblico o ad alto rischio di venirne schiacciati. Il peso del debito lascia i Paesi in grosse difficoltà nel prevenire la trasmissione delle malattie.

I Paesi a basso reddito, in particolare, sono costretti ad aumentare drasticamente la spesa per rispondere all’emergenza sanitaria, mentre aumentano – o, in alcuni casi, creano – sistemi di protezione sociale che includono trasferimenti di denaro incondizionati, garanzia di reddito per coloro che perdono il lavoro e sicurezza occupazionale.
La spesa aggiuntiva necessaria non deve andare a discapito di altri servizi essenziali per l’infanzia, come le vaccinazioni di routine, l’assistenza alla maternità e la protezione dell’infanzia. In questo momento cruciale, i Paesi devono spendere di più per proteggere il futuro dei loro figli.

Per ridurre la trasmissione delle malattie e prevenire ulteriori catastrofi economiche, l’UNICEF si unisce pienamente al Presidente della Banca Mondiale e all’Amministratore Delegato del FMI nel loro appello per la riduzione del debito e la ristrutturazione del debito per i Paesi in difficoltà.
Come ha osservato il Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres nella sua recente lettera al G20, la ristrutturazione del debito è una priorità – comprese deroghe immediate al pagamento degli interessi per il 2020. Allentando l’onere del finanziamento del debito, i Paesi hanno maggiori probabilità di fornire la risposta rapida e forte necessaria per ridurre l’impatto della crisi economica e fermare il COVID-19 sul nascere”.
Fonte: Unicef

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