
Grafologia
a cura di Annarosa Pacini
Adolescenti e segnali di allarme: come utilizzare l’interpretazione di un disegno
“Salve sono una mamma di un ragazzo di 13 anni, ho chiesto a mio figlio di disegnare la famiglia, e lui ha fatto la sua chiesa con un arcobaleno e fuori tante persone grandi e piccole senza occhi né naso né bocca, secondo lei che significato può avere? E' da approfondire? Se così come capire quali sono i suoi pensieri? Spero tanto in una sua risposta e intanto la ringrazio”.
Carissima, capisco la tua ansia, ma la cosa migliore da fare è cercare di osservare le cose con attenzione, perché ci aiuta a comprenderle meglio.
Un solo disegno, di fatto, per quanto particolare, non può e non deve essere considerato come se fosse un elemento rivelatore. I disegni sono influenzati da tanti fattori, a livello emozionale, relazionale, ambientale. Perciò, per capire quale possa essere il significato di un disegno, ne occorre certamente più di uno.
Se un certo elemento si propone in maniera costante, allora esso assume un rilievo particolare.
Inoltre, ogni disegno affonda le sue radici nella storia personale. Se un tredicenne che non ha a che fare con la chiesa, disegna una chiesta, questo può avere un significato ben diverso dal fatto che la disegni un ragazzo che ha un buon rapporto con la chiesa, oppure, ancora, che la disegni un ragazzo i cui genitori hanno idee rigide, in fatto di religione e di comportamenti, e così via.
Infine, un disegno deve essere visto. L’interpretazione grafologica non è teorica. Sì, si può fare teoria e dare indicazioni a carattere generale, ma quelle relative al disegno di tuo figlio potrebbe essere del tutto diverse, perché ogni disegno, come ogni essere umano è una storia a sé.
Rispetto agli elementi di cui mi parlo, posso condividere con te alcune riflessioni: il fatto che abbia disegnato, come casa, una chiesa con un arcobaleno può rappresentare un desiderio, piuttosto che una constatazione. Dipende molto da come, in famiglia, affrontate le tematiche religiose e da come queste influenzano anche l’educazione che date a vostro figlio. Perciò per rispondere alla tua domanda rispetto a questo elemento, occorrono davvero molte più informazioni. Mentre per quanto riguarda l’assenza di elementi nel volto, se si tratta di un caso sporadico, come tale l’interpretazione del disegno va contestualizzata, e quindi potrebbe indicare una momentanea difficoltà di relazione, il non sentirsi compresi, a tredici anni, è esperienza comune, come pure avere la sensazione di non riuscire ad esprimere se stessi come si vorrebbe. Ma relazioni interpersonali ed ambienti che sanno rispondere in modo positivo aiutano i ragazzi a trovare la dimensione giusta. Quando invece un elemento come questo si ripete, l’indicazione può essere diversa. Forse ci sono relazioni che affronta con difficoltà, e che non lo aiutano a maturare ed a crescere. Quando dipende da lui, quanto dagli altri, sono risposte che non si possono dare attraverso una rubrica come questa.
Come ti dicevo all’inizio, osservalo con attenzione, parla con lui, sii serena e disponibile. Magari, osserva anche i disegni. Sono sempre un modo che i ragazzi usano per comunicare, che dobbiamo però usare con saggezza e senza apprensione. In ogni espressione comunicativa, che si tratti di un disegno, di una grafia, di gestualità, di parole, ciò a cui dobbiamo prestare attenzione è la concordanza. Se un ragazzo è felice, sereno e soddisfatto, un disegno non cambia la realtà della sua vita. Se appare turbato, mostra disagio o segnali di sofferenza, allora il disegno è un mezzo che esprime quella realtà.
Per capire i suoi pensieri, la cosa migliore è ascoltarlo. Non con le orecchie. Con il cuore.
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