
Counseling psicologico
risponde il dr. Vincenzo Masini
Lo ama, progettano di andare a vivere insieme. Ma lui, condizionato dalla sua famiglia, è indeciso. Vale la pena di lottare, chiede la nostra lettrice?
Cosa vuol dire vero uomo?
“Mi rivolgo a lei per avere un consiglio riguardo ad una situazione che alcune volte sembra talmente assurda. Ho 36 anni e ho un figlio, da due anni sono insieme ad un uomo di 37. All'inizio era tutto meraviglioso, anche se avevo alcune perplessità per il fatto che lui vivessi ancora con i suoi, ma che avrei superato tranquillamente se i suoi non fossero le persone più invadenti che avessi mai conosciuto. Alcuni mesi fa abbiamo deciso di andare a vivere insieme, e mi sembrava che finalmente avremmo preso la nostra vita in mano. Ma le cose non sono andate cosi. Quando lui ha informato la sua famiglia della nostra decisione, loro hanno iniziato una campagna contro di me, contro la mia situazione famigliare di ‘separata con un figlio’, come se fosse un reato. Scopro allora che l'uomo che mi sta accanto e che pensava di formare una famiglia con me, è succube della sua famiglia, e che non riesci a ribellarsi, a contrastare le loro parole, e per di più se fa anche condizionare. Mi sento molto umiliata. Provo ogni giorno a parlare con lui, a ‘gridare’ che questa situazione non è normale, senza alcun risultato. L'unica riposta che ottengo è: ‘mi sento confuso’, ‘non so se sono pronto a fare il padre di tuo figlio’ - anche se non è chiamato a farlo - ogni volta che provo ad esprimergli un concetto, lui dice che sto facendo pressione e che non lo aiuto cosi. Quindi la decisione che prima avevamo preso in serenità è diventata un incubo, e viene rimandata ogni giorno per un motivo diverso, da parte sua. Mi sento molto stanca, svuotata dalle mie forze. Vorrei tanto aiutarlo a venire fuori di questa situazione, ma mi sembra una battaglia persa in partenza. Sono profondamente innamorata di lui, ma vorrei da lei un consiglio: secondo lei c'e qualche speranza che lui riesca a staccarsi, ma soprattutto secondo lei ci sono i presupposti per formare una famiglia serena? O la soluzione migliore è quella più semplice, lasciar perdere tutto?
La ringrazio tanto”.
Leggo la sua richiesta di consiglio che è molto chiara ed efficace: ce la farà a staccarsi dai condizionamenti famigliari verso una donna separata con un figlio o ne resterà dipendente?
La risposta non la so. Non lo conosco e non ho elementi per formulare un'ipotesi.
Ma la sua domanda in fondo è un'altra: "io, lei si chiede, voglio stare con un uomo che con la sua indecisione mi ha già intimamente deluso?"
Qui la risposta è piuttosto facile: certo che no! sarebbe immediato per chi ha una concezione del modo di vivere tutto emozionale ed astratto come nei film che circolano e nelle metafore televisive.
Ma la realtà è ben diversa.
Io personalmente non faccio altro che incontrare donne deluse dei loro uomini perché non sono "veri uomini". Ma chi ha spiegato cosa vuol dire "vero uomo"?
Ciascuno vive con le condizioni mentali e sociali ed educative che ha ricevuto, con le dipendenze che la mamma ha esercitato su di lui, con i possessi di cui stato oggetto e, alla fine, fa davvero quello che può. L'uomo di cui lei si è innamorata è preda di condizionamenti che esercitano su di lui forti pressioni che lo mettono in conflitto con se stesso.
E' vero, non ci fa una gran bella figura. Ma se lei si sente innamorata di lui deve anche pensare che l'amore non è un processo estetico di immagine e che in amore si fanno splendide brutte figure!
Le brutte figure in amore sono l'unica vera verifica del sentimento perché finché tutto è bello i problemi sono lontani e l'amore non ha possibilità di verifica.
Dunque conduco la riflessione ad un punto: si è innamorata di lui o della sua figura? Nel primo caso combatta, con tutti i mezzi, per farlo maturare, nel secondo lasci cadere la cosa.
Masini
Se avete domande da fare, riflessioni da proporre, situazioni che vorreste risolvere, o, semplicemente, avete voglia di parlare della vostra esperienza, di genitori, educatori, figli, scrivete a: counseling@encanta.it. Non sono richiesti nè utilizzati dati personali. Delle e-mail non viene tenuto archivio, l'uso è solo temporaneo ed esclusivamente finalizzato alla rubrica giornalistica. L'invio della e-mail autorizza alla pubblicazione. Per consulenze private contattare direttamente l'esperto.
Inizio pagina
Chi siamo
Copyright Cookie Policy Privacy P.I. 01248200535