Immagine Counseling psicologico

risponde il dr. Vincenzo Masini



Quando i bambini chiedono aiuto

"Mia figlia di 8 anni in passato ha avuto mentre dormiva quelli che dai sintomi li descrivono come attacchi d'ansia, questi episodi succedevano però solo quando aveva la febbre (anche bassa) iniziavano sempre con una forte sudorazione, poi si svegliava dicendo che sentiva le mani strane (diventavano fredde) tremava e ci diceva di parlare piano ed in silenzio altrimenti tutto le dava fastidio. Dopo un anno è capitato di nuovo poco dopo essersi addormentata con la febbricola ed il giorno dopo stranamente e per la prima volta è successo prima di addormentarsi e senza febbre. E' durato 10 minuti e si è ripresa dopo che l'ho tenuta abbracciata a me con una coperta addosso, in silenzio e tenendole le mani. Tengo a dire che è una bambina molto sensibile, ha paura del buio e noi non ne abbiamo mai avuta, quindi non abbiamo potuto trasmetterle quest'ansia, le nostre liti fra coniugi le abbiamo come tutti e penso che non siano affatto gravi, quindi mi chiedo se questi episodi siano attacchi d'ansia o non e cosa dovrei fare per farla divagare e stare bene visto che in inverno non si può stare molto all'aria aperta vivendo in città, (lei fa pallavolo e le piace molto)".

Non so. E' difficile risponderle perché anche se si arrivasse alla corretta definizione diagnostica di "attacchi d'ansia" non si risolverebbe comunque il "problema". Problema perché, come ogni buona mamma attenta, lei ha sentito una tensione interiore in sua figlia che si è manifestata attraverso questi sintomi. Giustamente lei anticipa una riflessione sulla paura del buoi indirizzando la mia riflessione sulla pista delle fobie o del panico. Ma, anche in questo, anche se facessimo la diagnosi più precisa del mondo, non risolveremmo il problema.
Qual'è il problema: "La sua bimba è turbata da qualche pensiero intrusivo molto forte che accende in lei uno stato di agitazione e di tensione non facendola dormire serena e tali pensieri sono più forti ed evidenti in momenti di stress psicofisico con l'organismo turbato da qualche infezione a cui reagisce con la febbre". Detto ciò occorre far esprimere la bimba sul significato di tali stati, verificare se si associano a qualche particolare vissuto spiacevole, a qualche evento legato a piccoli o grandi traumi (il "grande" non è legato alla cosa accaduta ma all'importanza data all'evento ed alla sensibilità ed impressionabilità della bambina).
No, non è sufficiente divagare, occorre invece utilizzare questi sintomi per dedicarsi, magari con l'aiuto di uno psicologo, alla ricerca del significato di queste tensioni per esplorarle, portarle alla luce ed evitare che si incistino nella psiche con qualche danno nell'età adulta. Magari anche piccolo e secondario ma pur sempre un fastidio che si potrebbe oggi risolvere con semplicità.
Masini


Sono una manipolatrice?

"Le scrivo perché mi ha molto colpito una sua risposta sui bambini "signor no!" e l'educazione manipolatoria. Mi sono sentita chiamata in causa... Ho un bambino di due anni che ritrovo molto simile alla descrizione... Sono una manipolatrice? Potrebbe indicarmi delle fonti per approfondire l'argomento? e come "guarire" da questo tipo di approccio?"

Non posso indicarle fonte precise su tale questione se non le riflessioni, anche un po' originali, che ho scritto io personalmente in volumi come "Dalle Emozioni ai sentimenti" (mi vergogno un po' per la pubblicità). Penso però che se lei ha una tendenza alla manipolazione vuol dire che lei stessa è stata manipolata e che, forse, dovrebbe interrogarsi un po' di più sui processi che in lei si attivano e da cosa e da chi dipendono.
Ciò significa che forse è il momento, come per tutti gli essere umani ad un certo punto della loro vita, di fare la sintesi autobiografica della loro storia personale e discuterne con qualcuno, il marito, un'amica, uno psicologo, una guida spirituale...
Masini


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