Immagine Counseling psicologico

risponde il dr. Vincenzo Masini

Rapporti interpersonali: di coppia, tra genitori e figli. Problemi e soluzioni.

Il sesso è un gioco

“Ho 41 anni e sono sposato con una donna di 39. I nostri primi anni di matrimonio sono trascorsi tra ristrutturazioni, traslochi e 2 bambini. Quando sembrava che le cose migliorassero, mia moglie ha cominciato ad evitarmi. La passione che con gli anni sfuma nuove amicizie e tanto altro l'hanno allontanata da me. I nostri rapporti, sempre più radi, hanno definitivamente demolito la mia sfera sessuale. Oggi soffro di eiaculazione precoce e vivo ormai con questa ossessione .Dopo che lei m'ha confessato di aver avuto una relazione con un uomo di 63 anni molto più esperto di me ho compreso che la penetrazione per lei è l'unico mezzo di piacere al punto da giudicare oggi ‘infantili’ tutti quei preliminari che Io ritenevo importanti in un rapporto di coppia. Mi può suggerire qualche libro su come vincere l'ansia di prestazione e rilassarsi?”

Il Kamasutra.
Nel senso che l'unica soluzione è il gioco, in tutte le sue forme, in tutti i suoi arbitri.
Ove lei viva nell’eccitazione preliminare pensando di dover dare o di dover sentire una dimensione di eccitazione anche parossistica e che la sua moglie possa vivere la stessa eccitazione lei commette l'errore di pensare che la sessualitàò maschile sia simile a quella delle donne.
Non è così.
La sua carica sessuale la sabota.
Il suo desiderio la rende poco prestante.
Perchè lei adora la vagina - come se fosse il volto di dio.
Giochi e dia alla vagina il peso che ha.
Molto poco.
Il Kamasutra è l'insieme di giochi che consentono di vedere il sesso per quello che è.
Senza angosce.
Il suo rivale di 63 anni probabilmente ha trattato il sesso senza entusiasmi, follie o iper attribuzioni.
Le femmine sono molto più concrete (e spesso grette, per questo si offendono se lo si dice loro) di quanto i maschi appassionati come lei ritengano.
Si cavi d'impiccio e chieda a sua moglie anche ciò che può apparire follia... Vedrà che roba!
Masini


Che i figli vivano la loro vita

“Non so più come fare con mio figlio, sono assillata e non so come comportarmi vorrei un consiglio. Abbiamo iniziato a preoccuparci seriamente quando è stato chiamato per lavoro presso la questura e per l'ennesima volta non voleva più andare. Lavori iniziati: bagnino, dopo un mese ha smesso perchè diceva che non era una lavoro, lui è un artista e vuole fare l'artista. Vai nella piazza dei miracoli di Pisa oppure a Firenze ti metti ha disegnare i volti dei turisti, oppure fai uno stage a Venezia per specializzarti in un settore o per poter intraprendere un nuovo lavoro, ma non c'è risposta. Barman e dopo due mesi smette perchè non gli piace. Falegname, dopo due mesi smette perchè aspetta la chiamata dalla questura. Viene convocato per portalettere e rifiuta per lo stesso motivo. Finalmente viene chiamato in Questura ma anche li non va bene, è un brutto ambiente, sono mafiosi, sono tutti superbi ecc. ecc.Insomma nessun lavoro va bene. Abbiamo insistito perchè continuasse e dopo tre anni dice sempre che è un brutto ambiente, ma nessuna soluzione gli va bene. Devo cedere o continuare ad insistere. A quale tipo di carattere appartiene?
Non vuole andare da nessun medico.
Quali sono i rischi che corro, c'è pericolo di suicidio quando ripetono in continuazione che la vita è uno schifo? Confido in una sua risposta e la ringrazio anticipatamente”.


La prima impressione che ho è che il vostro assillo sia reciproco.Con ciò non intendo dire che non dobbiate preoccuparvi se il vostro figliolo è un fannullone ma credo che la posizione corretta sia quella di lasciarlo sbattere senza manterlo più. Con decisione e fermezza.
C'è "un letto e un piatto di pasta" e basta. Non c'è denaro extra, non c'è disponibilità, non ci sono vacanze, non ci sono vestiti e quant'altro.
Se riuscite ad essere fermi lo salvate, altrimenti sarà così per tutta la vita.
Masini


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