
Counseling psicologico
risponde il dr. Vincenzo Masini
Erano una coppia felice. Poi, lei cade in depressione. Tenta il suicidio. Non riesce ad affrontare la vita. Lui la ama ancora, cerca di aiutarla, ma teme di non farcela più. Si può trovare una soluzione?
Le dipendenze non rendono mai felici
“Caro dottore, ho scoperto il suo sito cercando di avere un conforto leggendo le situazioni delle altre persone che vivono la mia stessa situazione, ho 29 anni e sono sposato da 2 con una ragazza dolce come una bambina e che stimo molto per l'amore che prova per me, purtroppo pero da circa un anno lei soffre di crisi di ansia e panico dovute alle esperienze negative dei suoi genitori (vivono insieme ma è come se fossero separati) e conseguentemente una disarmonia sul lavoro generando così uno sfascio della famiglia in cui lei aveva sempre creduto. Senza approfondire troppo la situazione dei miei suoceri quello che mi preoccupa è che ormai mia moglie non trova più fiducia in se stessa e negli altri neanche negli amici, ma soltanto in me e nei momenti di disagio si rifugia dietro quelle maledette pastiglie sublinguali (tavor) prendendone anche 3 o 4 e nemmeno io riesco a fermarla, il risultato è che già una volta ha tentato il suicidio, non ha lucidità e perde in continuazione la memoria mi dice frasi sconnesse che mi spaccano il cuore e che cerco di cancellare dalla mia mente. Attualmente è in cura psicologica e psichiatrica ma sento che quella stupenda persona che amo si sta allontanando istigandomi anche a trovarmi un’altra donna perché lei dice che mi fa solo soffrire ma in realtà io non riuscirei a vivere senza di lei e glielo faccio capire mi creda. Purtroppo però quella cosa che ha dentro quando le cose sembrano migliorare la fa ricascare in quella situazione di autodistruzione facendogli compiere atti di bulimia ed autolesionismo, cercando forse di riavvicinare i suoi genitori che oramai da parte loro si sono staccati sentimentalmente anche dalla propria figlia. Mi sento solo ed abbandonato e non so ancora per quanto tempo riuscirò ad affrontare da solo questa situazione non posso fare affidamento su nessuno quando mia moglie sta male, so solo io cosa provo arrivando addirittura a farmi pena per come si riduce, l'unica persona che poteva aiutarmi (mia madre) purtroppo non c'è più da molti anni. Ieri dopo l'ennesima volta l'ho portata al pronto soccorso perché non si reggeva in piedi ed ho deciso di buttare via quelle maledette pastiglie, avrei forse dovuto farlo prima ma ho sempre sperato che fosse lei a decidere di smettere. Io cerco di stargli il più vicino possibile ma purtroppo anche la mia situazione lavorativa tante volte non me lo permette, sono lavoratore autonomo e se non lavoro più del dovuto non riesco a pagare mutuo e spese mediche sebbene lavori anche mia moglie. La prego mi consigli e mi dica se questa è una situazione che con la pazienza si riuscirà a risolvere”. F.
Mi sembra dalla sua quarta riga che il problema sia invece proprio quello di "approfondire la situazione dei suoi suoceri" i quali probabilmente non "hanno solo influenzato" la forma mentale e la struttura di malinconia isterica di sua moglie (contro cui il tavor non fa nulla) ma "influenzano" attivamente anche nel presente il malessere della donna che lei ama.
Dovrebbe diventare un po' più furbo, attento e sospettoso sulle telefonate, sulle tensioni che scaricano su sua moglie, su come la governano a distanza gestendo in lei i loro conflitti e caricandola di pesi che non può portare, fino a frantumarla.
Forse una bella clamorosa rottura con i suoceri: tipo piazzata napoletana, tanto volgare quanto sana!
Forse un processo di liberazione di sua moglie, imprigionata, ostaggio, di un fondamentalismo conflittuale tra i genitori che la attanaglia e che la conduce a star male nella speranza che loro finalmente si accorgano di quanto la fanno star male e la smettano?
Lei non dice apertamente nulla di questo nella sua lettera ma lo dice e lo ammette dicendo quanto anche lei è stato dipendente dalla mamma e ciò mi induce a comprendere e suggerirle che le dipendenze non rendono mai felici.
Si faccia coraggio ed agisca. Non si preoccupi del denaro e del mutuo. I paletti non costano nulla.
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