
Counseling psicologico
risponde il dr. Vincenzo Masini
Una storia triste. Di un amore che poteva essere, e non è stato. Di un ragazzo che si sta distruggendo. È possibile aiutarlo, si chiede la sua ex ragazza? Forse. Ma soltanto con i giusti strumenti, e se lui, per primo, decide di farsi aiutare.
Scegliere di vivere
"Gent.mo dottor Masini, le scrivo perché sono preoccupatissima per il mio ex ragazzo. Ha una situazione familiare disastrosa. Il papà è morto con un infarto 3 anni fa (nel periodo in cui è morto, il mio ragazzo era in conflitto con il padre ... non gli rivolgeva la parola, lo evitava). Da allora, la sua famiglia si è sfasciata. La madre è andata a vivere da sola e presto si è fatta affiancare da un altro uomo, lasciando il figlio solo in quella casa in cui fino a pochi mesi prima la famiglia era vissuta felice e compatta. L'unico fratello vive lontano da lui e, comunque, tra i due non c'è un buon rapporto. La morte del padre ha creato delle insicurezze ed una spaventosa instabilità psicologica nel mio ragazzo. Credo, però, che abbia avuto altri problemi che l'abbiano scosso durante l'infanzia e che mai mi sono stati rivelati. Due mesi dopo il nostro fidanzamento, infatti, e prima ancora che morisse il padre, ha tentato il suicidio tagliandosi le vene. Ma questo suo gesto è passato sempre in sordina, sebbene avessi proposto di farlo aiutare da uno psicologo. Il giorno in cui tentò il suicidio, era fuori di sé: un pazzo e la madre per calmarlo dovette fargli un'iniezione di Valium. Quando corse da me, subito dopo l'insano gesto, si rasserenò subito e abbracciandomi mi disse che non l'avrebbe più fatto e che il mio amore lo avrebbe fatto rinascere. Da allora sembrava che lui avesse superato quel periodaccio, ma ho saputo che poco tempo fa ha tentato il suicidio una seconda volta, senza che io - la sua ragazza - mi fossi mai accorta di nulla e senza che lui mi avesse mai parlato dei suoi problemi. Lo so, avrei dovuto accorgermene da sola, ma da due anni viviamo a distanza per motivi di lavoro e lui ha sempre sofferto per questo, ma mai immaginavo che ogni sera piangesse e si disperasse per me (come, invece, mi hanno confidato). Spesso mi ha chiesto di raggiungerlo, di sposarlo, ma non potevo per motivi di lavoro. Ha deciso, pertanto, di appoggiarsi ad una nuova donna ('una più dolce di te', queste le sue parole). In effetti, sono stata sempre piuttosto rigida con lui: volevo spronarlo sul piano lavorativo e non e, forse, non era così che dovevo prenderlo. Credo che abbia condotto una storia parallela alla nostra, senza farmi mai capire nulla, anzi continuando a dichiararmi il suo folle amore. Riesce a costruire convincenti bugie nell'arco di pochi secondi e con una spontaneità spaventosa (mi aveva detto di essersi iscritto all'università e non era così; di aver comprato uno scooter ed altri oggetti per la casa quando non era vero; dice che ha da fare quando, poi, corre dall'altra, etc.). Nell'arco degli ultimi 8 giorni mi ha presa e lasciata 5/7 volte; di mattina stava con me, nel pomeriggio raggiungeva l'altra; ha fatto degli scatti paurosi, furibondi durante i quali non diceva nulla di sensato; fa di tutto per farmi del male e ci riesce benissimo; mi fa chiamare da lei, mi fa rispondere da lei quando lo cerco sul suo cellulare ed, ora, ha addirittura cambiato scheda telefonica pur di liberarsi di me. Continua ad accusarmi di non averlo mai amato, di averlo sempre trascurato a causa del lavoro, di averlo sempre lasciato solo e di non capire i suoi problemi. Continua a dirmi di avergli rovinato la vita; che neanche la morte del padre lo ha fatto soffrire come l'ho fatto soffrire io. Eppure, fino a qualche giorno fa mi chiedeva di sposarlo; mi ha detto che per me avrebbe dato la sua vita e che senza me non ce l'avrebbe fatta; mi ha detto che quest'altra ragazza è una vittima del suo folle amore per me ... ma continua ad essere confuso. È visibilmente fuori di sé: non è il ragazzo che ho conosciuto io per 4 lunghi anni e che realmente è. E' come se gli fosse accaduto qualcosa, ma cosa? Anche se lui non vuole più saperne di me, sono molto preoccupata per lui. Temo per la sua vita. Cosa posso fare? Soprattutto, cosa riesce a sconvolgerlo in questo modo? Mi sbaglio a dire che ha bisogno dell'aiuto di un esperto?".
Direi proprio di sì. Mi sembra manifesti atteggiamenti depressivi e maniacali. Anche se non posso fare una diagnosi con queste poche informazioni, e, comunque, non sarebbe certamente corretta.
Non credo che lei possa fare nulla. Per due motivi:
1) la freddezza di cui lei parla rivolta a se stessa, se vera, non può riuscire a contenere la sua distruttività.
2) il problema del rapporto della madre con un altro uomo, la gelosia del suo ragazzo, le tensioni che improvvisamente vive possono essere ridotte solo se lui accetta di farsi aiutare da qualche esperto.
Sempre ammesso che lui voglia davvero abbandonare quel tipo di comportamenti che sono diventati parte di lui e scegliere di vivere.
Altrimenti mi sembra che il suo destino sia segnato.
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