Immagine Counseling psicologico

risponde il dr. Vincenzo Masini

Si può un amore definire sbagliato? A volte si può. Si può se nasce da un bisogno di accettazione così forte da impedirci di difendere la nostra dignità. Si può, se quello è l'amore che abbiamo imparato. Perché tutte le richieste inascoltate che i bambini si portano nel cuore, trovano spazio per parlare nella vita degli adulti. Ciò che era nascosto diventa evidente. Accettando ciò che è, si può comprendere e superare ciò che era.

Quando l'amore è sbagliato

"Ciao, mi chiamo L. e non so, forse la mia è una storia come tante altre, ma per quanto voglia crederlo non ci riesco. Mi dici come è possibile innamorarsi tanto di una persona con la quale hai tutto, sesso, amore, cultura, affinità, tempo libero insomma tutto, e poi ad un tratto perdere tutto in un baratro di liti per una gelosia incredibile, immotivata, solo frutto della sua testa, violenta, paranoica offensiva? Mi dici perché mi sono lasciata dire di tutto e fare di tutto in nome di un amore che probabilmente vedevo solo io? Mi ha offeso, picchiata, ridicolizzata, esiliata dalla sua casa, ed io sempre lì a perdonare ed a sperare? Io, laureata in ingegneria, che quanto ad indipendenza faccio paura, e mentre ti scrivo mi rileggo e penso che sono stata una pazza, ed ora che è finita da 5 mesi per decisione sua....ancora sto male e mi chiedo continuamente cosa pensa, come fa, se mi ha mai amato, se quello che avevamo lo pensavo solo io, non so... ma voglio uscirne ho un sacco di domande e vorrei sapere la verità ...Lui mi evita come la peste e ma come si può essere così, mi dici come mai non riesco a buttarlo fuori da me?"

La descrizione che tu dai del tuo vissuto è molto chiara, allo stesso tempo particolare e diffusa. Il bisogno di essere amata è in te talmente forte da condurti a subire forse perché, solo di fronte ad una condizione passionale forte, al limite, quasi intollerabile tu riesci a manifestare a te stessa tale bisogno.
Quanto tu vivi capita spesso a donne adolescenti che hanno vissuto con una madre avara affettivamente (magari molto cara, capace di rassicurazione, di premure, di interesse ma incapace di amare obiettivamente un'altra persona, ovvero di amare una figlia nelle "caratteristiche" nelle "qualità" nell'"identità" della figlia). Per maggior chiarezza - in ragione della difficoltà di trasmettere tale concetto - ci sono madri che "nutrono" le figlie ma che non riescono a vederle per quello che sono, le amano ma non le riconoscono nelle loro caratteristiche, le amano, per così dire, in un modo generale, non specifico e personale, quindi senza la passione che nasce dal riconoscimento dell'altro.
Dunque in tali figlie scoppia la passione di essere amata, passione che si trasforma in dipendenza e in eccesso, quasi che la verifica dell'amore sia obbligatoria in un luogo limite o in modo limite. E se l'altro non dà conferme vere si innesca, con più drammaticità, lo stesso copione vissuto con la madre ma con un'intensità superiore.
Solo che la relazione con l'amante è diversa, matura, cosciente e la drammaticità si evidenzia, ciò che era nascosto ora è visibile; il bisogno di essere amata è dirompente e la sua fuga è l'esplicita ammissione del bisogno.
Se ti riconosci in tutto ciò riscrivimi, vedrò di consigliarti.

Se avete domande da fare, riflessioni da proporre, situazioni che vorreste risolvere, o, semplicemente, avete voglia di parlare della vostra esperienza, di genitori, educatori, figli, scrivete a: counseling@encanta.it. Non sono richiesti nè utilizzati dati personali. Delle e-mail non viene tenuto archivio, l'uso è solo temporaneo ed esclusivamente finalizzato alla rubrica giornalistica. L'invio della e-mail autorizza alla pubblicazione. Per consulenze private contattare direttamente l'esperto.


Inizio pagina           Chi siamo               Copyright               Cookie Policy               Privacy               P.I. 01248200535