Immagine Counseling psicologico

risponde il dr. Vincenzo Masini

Due lettere. La prima di una donna che ha iniziato un percorso di scoperta di sé, ma non trova più la strada per raggiungersi. La seconda parla di crisi di ansia e attacchi di panico, sempre più frequenti. È il momento di cercare una soluzione

Le strategie dell'autosabotaggio

"Salve... non so proprio, perchè le scrivo. Ho letto alcune sue risposte a domande. Veramente cercavo delle risposte sull'aggressività e sulle sue motivazioni e risultanze. Da anni sto cercando di lavorare su me stessa e in molti modi possibili, ho provato molte strade, e la curiosità e la voglia di guarire mi hanno portato in ogni dove. Sono stata in analisi per molti anni, la cosa mi aveva giovato, ma non risolto del tutto, le mie problematiche, ho incontrato successivamente Reiki, e dopo di allora niente è più stato come prima, lo scorrere della mia vita che se fino in quel momento scorreva, qua e là con alcuni nodi, che poi strappavo, poi, scorreva, da quel momento tutto è cambiato, il mio matrimonio che aveva retto x 25 anni, è finito. Ho avuto successivamente una relazione d'amore che mi ha dilaniato e sebbene sia stata io a chiudere la relazione, ne sono uscita a pezzi che sto faticosamente tentando di ricucire! Sto facendo corsi e seminari, e ultimamente anche psicosintesi, e vivetion, ma non trovo che scarso sollievo e ne vedo spiragli! Mi sto convincendo che sono sbagliata e che tutto ciò che faccio scusi, l'espressione, finisce in vacca! beh... non è propio tutto così nero, forse è solo un momento no. La domanda che intendevo porle è come mai incontro sulla mia strada, gente aggressiva, e violenta, che spesso mi scarica addosso, rabbia e 'immondizia'. Sono sconcertata anche perchè con queste persone cerco di dare, supporto e comprensione e spesso amore. Questo mi ferisce e mi fa chiudere in me stessa, ho paura di mettermi in relazione! Mi chiedo se inconsciamente vengo attratta, e cosa vi sia in me, che agisce da parafulmine scatenante... posso fare, per aiutarmi?" M.

Intuisco da lontano e in modo impreciso che in lei funziona un bel meccanismo di autosabotaggio... che poi sarebbe la sua aggressività sopita ma riconosciuta in altri che la preoccupa.
L'autosabotaggio di solito si attiva quando le cose vanno bene (è una sorta di processo distruttivo che nasce dal fatto che non si può mollare l'infelicità perchè se la si molla si può scoprire che la si poteva mollare prima o, peggio, che se la si molla si finisce a dar ragione a qualcuno che ci diceva di mollarla o, peggio ancora, se la si molla si finisce a non poter più avere strumenti per prendersela con qualcuno che, secondo noi - o forse per davvero - ci ha fatto del male o non ci ha fatto quel bene che avrermmo voluto da lui...).
So che scrivo difficile ma debbo parlare del meccanismo non di lei concretamente di cui so 16 righe... Ora l'analisi o Reiki spingono a spegnere il capriccio autodistruttivo che, più si spegne più sembra perdere il senso intero di una vita dedicata a raggiungere qualche obiettivo auto ed eterodistruttivo.. .così ciò che fa star bene fa star male… e il cerchio prosegue...
Mi risponda cortesemente, come cortesemente ho risposto io, perché l'interpretazione su 16 righe è ardita e non vorrei aver detto schiocchezze...


Contro gli attacchi d'ansia, gestire le emozioni

"Da tempo credo di soffrire di attacchi di panico. Ora le spiego brevemente quello che mi accade: il primo sintomo che sento è un senso di forte tremore e mi sento lo stomaco pesante e non riesco a respirare bene, poi mi viene spontaneo di guardarmi le mani e mi accorgo che le unghie sono violastre. La prima cosa che mi viene pensata è quella di avere problemi o con la circolazione o con il cuore. Questi sintomi fino a qualche anno fà mi prendevano spesso e mi facevano stare malissimo, quando ero preso dal male cercavo subito di isolarmi da tutti e volevo restare solo, cercavo di farmi passare quello stato di malessere prendendo un bicchiere d'acqua con molto zucchero e cominciavo a fare ginnastica addominale. Molto spesso questi attaccchi mi prendevano la notte, mi svegliavo all'improvviso e cominciavo a tremare fortemente e come spiegato prima mi sentivo lo stomaco strano con un senso di soffocamento. Comunque ogni tanto mi si manifesta anche durante il giorno ma fortunatamente in modo più leggero. Lei crede che si tratti di attacchi di panico o qualcosa di più grave? e soprattutto che mi consiglia di fare? Per esempio ora se prendo il caffè mi prende subito uno stato di forte agitazione e di palpitazione seguito da un senso di soffocamento". F.

La sintomatologia è quella delle crisi di ansia o degli attacchi di panico. Credo che dovrebbe consultare uno psicoterapeuta per apprendere a gestire le sue emozioni ed a usare alcune tecniche di respirazione che inducono rilassamento. Cordiali saluti

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