Immagine Counseling psicologico

risponde il dr. Vincenzo Masini

Amore a distanza

Sono lontani, lui teme il dolore. C'è una soluzione?

"Salve professore, ho 20 anni. Volevo porle all'attenzione un mio problema sperando anche in una sua risposta. Ho una ragazza che amo da impazzire: il problema sta nel fatto che lei studia a 400 km di distanza, quindi ci vediamo solo nei week-end. A volte capita che in certi week-end lei non venga giù… Sinceramente a me la cosa pesa abbastanza (intendo la lontananza) però credo di iniziare a superare la cosa, ma nel modo sbagliato… Credo di avere innescato un meccanismo tale per cui la ignori, come se non me ne fregasse… Mi ha detto (nella nostra ultima conversazione) che dal tono della mia voce ero 'strano' …chiaramente lei aveva capito tutto e quindi le ho spiegato la mia situazione emotiva… Diciamo che le pesa un po' questa cosa (non avere da me l'appoggio che vorrebbe), ma diciamo anche che stiamo cercando di farci forza… Ho solo paura di andare avanti x questa strada… Ma il fatto è che mi dispiace doverla vedere col contagocce solo nel week-end… Anche a lei pesa sta cosa chiaramente ma in questo è + forte di me... Mi chiedevo secondo lei quale fosse una valida tecnica di approccio alla situazione, chiaramente in coerenza e nel rispetto della ragazza a cui voglio un mondo di bene". F.

La risposta non c'è.
Le caratteristiche del rapporto di amore è il desiderio di stare più vicino all'amato o all'amata. E non è normale null'altro. Che poi uno possa trovare tecniche psicologiche di rimozione del desiderio o di dissociazione dal pensiero per non sentire il dolore della lontananza è una strada possibile, ma il dolore rimosso è sempre dolore.
Credo che per parte vostra ci voglia coraggio di scegliere cosa importa di più nella vita.
Se il vostro amore o i vostri impegni.


Alla ricerca dell'anima gemella

Un matrimonio fallito, un secondo amore perduto. Ma non deve arrendersi. L'amore può essere dietro la porta.

"Sto vivendo un periodo bruttissimo da cui non riesco a venirne fuori. Ho 45 anni e un matrimonio fallito dietro, il lavoro è in seria difficoltà, negli ultimi mesi poi ho conosciuto la donna che mi avrebbe fatto felice per sempre. Purtroppo non è libera e nonostante ci fosse amore da parte di tutti e due, ha giustamente deciso di continuare la sua vita accanto a sua figlia e al padre della stessa. Ecco tutte queste situazioni mi hanno portato in questo stato. Non voglio assumere antidepressivi, ma mi creda sto veramente mollando. Un caro saluto". M.

Non molli. Non credo che le servano antidepressivi ma solo la voglia di andare comunque, a tutti i costi avanti. Certo una nuova delusione è tragica, tremenda.
Soprattutto dopo che, come mi dice, aveva incontrato una persona in grado di capirla.
Credo però che il segnale sia positivo. Non è più chiuso in se stesso e, veda, non esiste una sola anima gemella. Nemmeno tutte ma ciascuna persona al mondo ha migliaia di persone a lui affini che si dibattono per incontrare qualcuno che sia in sintonia con loro.
Questi incontri sono essenziali per vivere, senza non si può.
Non disperi e non si arrenda.


Si può superare la sfiducia?

Il suo ragazzo è condizionato dalle sue precedenti esperienze. Ma un cambiamento pare lontano...

"Da circa un anno sto con un ragazzo che per tutto questo periodo non è riuscito a darmi fiducia. Dice che ciò è legato ad eventi passati che lo hanno fatto star male. Tutto questo diventa gelosia in quanto ha paura di come mi comporti quando non sono con lui. Sa che il mio comportamento è leale nei suoi confronti, ma la parte malfidente prende il sopravvento. È possibile far superare certi eventi che lo fanno agir così?"

Beh! Se dopo un anno siete a questo punto mi pare difficile che si possa attuare un cambiamento ora: e credo che i suoi dubbi dipendano proprio dalla consapevolezza che tale cambiamento non ci sarà.

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