Immagine Counseling psicologico

risponde il dr. Vincenzo Masini

Paura del prossimo

Caro dr. Masini, le scrivo perchè so per certo di avere un grande problema: non riesco a parlare senza aver paura delle reazioni degli altri o senza piangere. Ho scoperto questo mio problema da quando sto con il mio attuale ragazzo che spesso mi chiede perchè non mi confido con lui, perchè non riesco a vederlo oltre che come il mio fidanzato, come una persona sulla quale poter contare senza alcun problema e ancora si doamnda come mai non abbiamo un discorso continuo come tutte le coppie normali. Mettendo da parte il fatto che siamo in una situazione difficile perchè stiamo decidendo cosa fare delle nostre vite e non è facile perchè lui non è italiano e ad aprile2004 tornerà nel suo paese e io lo seguirò, mi trovo a dover combattere con me stessa tutti i giorni. Il mio cuore e la mia mente sono pieni di sentimenti, pensieri, opinioni, cose belle e brutte e ogni tanto mi rifugio nel mio mondo pensando ai miei problemi senza rendere partecipe nessuno, tanto meno il mio fidanzato. La cosa brutta è che se mi prende in un momento in cui sto pensando e mi chiede: "cosa pensi amore?", io sento il bisogno di dirglielo, ma le parole magicamente spariscono, mi si stringono stomaco e gola e mi invento la prima cosa che mi passa per la mente evitando di dirgli i miei pensieri. Io mi fido cecamente di lui, ma tutte le volte che devo scoprirmi a persone che amo davvero (anche con i miei èsempr così) mi blocco, le parole mi escono insieme alle lacrime e mi sento fragile e vulnerabile. Spesso mi capita di avere paura di me stessa e quando penso a cose che non vorrei le soffoco con pensieri di cose belle già avute o che so che accadranno. Adesso il mio quesito è se questo mio stato dipende da un fatto psicologico o è solo personlità e se riuscirò a cambiare e a uscire dal mio guscio perchè facendo così rischierò di perdere il mio fidanzato e le persone che ho intorno e non vorrei farlo una volta trasferitami al paese di lui. La prego mi risponda perchè ho bisogno d'aiuto. P.S. ho avuto in passato due piccole crisi depressive e una psicoterapeuta un pò mi ha aiutata. Grazie, Fucsia82

E come posso riuscire a capire da una lettera la ragione del suo blocco espressivo? È vergogna? paura? Forse lei sente dentro di sé cose che non vuol dire nemmeno a sestessa? Forse non è convinta della sclta di partire e non ha il coraggio di ammetterlo? Non ho idea e, pur avendo studiato dettagliatamente la sua lettera mi è davvero diffcile rispondere. Cordialmente
Masini

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