Una cura per l’otite

I rimedi naturali sono utili, ma è importante non abusarne e non ricorrere al “fai da te”. Come ogni sostanza, l’assunzione di un prodotto fitoterapico o altro produce sempre un effetto nell’organismo: perché sia benefico bisogna ricorrere a queste soluzioni con saggezza.

Una cura per l’otite

“Salve sono una ragazza di 21 anni e da un anno che soffro di otite, sono ad un livello di ‘otite catarrale cronica’. Quest’anno ho effettuato delle cure termali (aerosol e insufflazioni) ma il fischio procurato dall’otite permane anche se è leggermente diminuito; il problema è che le cure termali per determinati motivi posso effettuarli solo una volta l’anno (12 sedute) dunque dovrò aspettare il prossimo anno. Vorrei che questo fischio scomparisse, anche se già ho una leggera diminuzione dell’udito, e vorrei anche sapere se è possibile una cura da effettuare in quest’arco di tempo! Potreste suggerirmi qualcosa da utilizzare? O posso subire un intervento?”

Come può ben comprendere un problema come il suo è di ambito medico e non si può risolvere con una consiglio, seppur mirato, nell’ambito dei rimedi naturali. In questo senso vorrei ribadire, per tutti i lettori, che non si pretende di fornire qui delle cure, ma di dare informazione nell’ambito della fitoterapia e dei rimedi naturali, sta poi al singolo valutare, eventualmente con l’assistenza dello specialista, secondo il caso e l’opportunità, se assumere o meno un determinato rimedio. I rimedi naturali di cui si parla sono collaudati e in genere innocui, si deve tener sempre presente la possibilità di allergia o reattività individuale, possibile d’altra parte anche ad esempio verso gli alimenti più comuni. Premesso questo, un rimedio naturale utile nelle infiammazioni acute e croniche è il macerato glicerico di Ribes nero che può in genere essere assunto anche per lunghi periodi senza effetti negativi, ovviamente è da valutare attentamente l’opportunità di assumerlo o meno nel suo caso.

Quando la depressione assale

“Ho iniziato due anni fa (premetto che sono un tipo un po’ ansioso soprattutto in seguito alla malattia, alzheimer, di mia madre) ad avere problemi respiratori acuti, accompagnati da brividi continui in tutto il corpo, diarrea, gonfiori addominali con dolori, stato di stanchezza cronica da non poter stare nemmeno in piedi, perdite vaginali biancastre, i medici mi hanno subito detto che si trattavano di sintomi psicosomatici dovuti a forte stress Dopo questa fase acuta, da ben due anni alterno periodo (non oltre i 15 gg. ) in cui sto un po’ meglio a stati di diarree, stanchezza, brividi ecc. e soprattutto quando mi sento male capisco che il mio umore peggiora moltissimo accompagnato da forti stati di irritabilità e depressione. Tutti sono convinti che tutto questo viene solo da una mia depressione, ma purtroppo io non la penso così quando ho dei periodi che sto meglio io sono una persona solare. attiva, con tanta voglia di fare tante cose, ma certo quando il mio fisico non risponde allora mi chiudo e provo stati di irritabilità difficili da controllare. Io sono convinta che c’è qualcosa d’altro da curare in me oltre (ai miei pensieri ). La candida può dare tutti questi disturbi. Ho fatto anche 4 trattamenti di idrocolonterapia ma subito dopo ho avuto un peggioramento. E da quando ho fatto questi trattamenti (circa 1 mese) non faccio altro che avere stati influenzali forti ma senza febbre). Mi potete dare una mano, non so più a chi rivolgermi …”

I legami fra corpo e psiche sono complessi ed è comunque una strada a doppio senso, la mente influenza il corpo ma come giustamente lei rileva succede anche il contrario. Senza avere la pretesa di formulare facili diagnosi a distanza (non di mia competenza, peraltro) sembra che nel suo caso uno stato depressivo (o oscillante) sia presente, così come certi squilibri a livello fisico. I trattamenti che ha intrapreso possono essere utili in certi casi, l’idrocolonterapia è però comunque una manovra abbastanza invasiva e non se ne deve abusare. Penso che sarebbe opportuno valutare la situazione nella sua totalità, sia sul piano fisico che su quello psichico, non sempre poi la depressione ha una causa in situazioni concrete o in pensieri, in certi casi è lo stato depressivo in sé che è la causa del malumore.

Ipertensione e olivo

“Desidererei sapere quale è il modo di assumere le foglie di olivo, che, a quanto sembra, sono efficaci nella cura dell’ipertensione. E’ possibile prenderle così come sono, magari essiccate, invece che fare il decotto? Inoltre desidererei sapere perché quando vado in montagna mi si rialza sempre la pressione”.

Con le foglie di olivo si deve fare il decotto (o l’infuso nel caso si desideri una preparazione più leggera), non possono essere consumate come tali. Se il problema è il tempo che la preparazione della tisana richiede si può optare per gli estratti, idroalcolici in gocce oppure secchi in capsule.

Iperico sì, ma con cautela

“Egregio dott. Stellini, le scrivo perché necessito di un suo utile consiglio, riguardo l’uso di iperico. Soffro di depressione e da più di un anno faccio uso di 20mg quotidiani un antidepressivo. I risultati sono modesti, per questo, ho intenzione di ricorrere, almeno per i primi tempi, all’uso concomitante di iperico, per sostituire poi, l’antidepressivo descritto. Le chiedo se ci possono essere possibili interazioni tra la paroxetina e l’uso di iperico, che quantità quotidiana e’ consigliabile, se assumere l’iperico a stomaco vuoto o pieno, e infine che tipo di soluzione preferire nei casi di depressione (tintura madre, compresse o macerato). La ringrazio moltissimo per l’aiuto che darà a me e a chi soffre di questo terribile male”.

L’iperico è una pianta utilissima ma spesso interagisce non favorevolmente con molti farmaci, anche l’assunzione contemporanea con gli antidepressivi normalmente non è indicata, le consiglio di consultare il medico per avere un supporto più sicuro.

A cura di Michele Stellini – Erboristeria dr. Stellini

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