Le cose dell’amore

Umberto Galimberti
Collana: Super Universale Economica – Feltrinelli
Pagine: 176 Prezzo: Euro 8

L’eros declinato in tutte le sue “figure”. L’attrazione, il corteggiamento, la seduzione, il tradimento, la separazione, la solitudine, l’onanismo. Gli “enigmi dell’amore” rivisitati, alla luce del tempo che chiamiamo nostro, da un grande filosofo morale.

Il libro
“Quando dico ‘ti amo’ che cosa sto dicendo di preciso? E soprattutto chi parla? Il mio desiderio, la mia idealizzazione, la mia dipendenza, il mio eccesso, la mia follia? E come si trasforma questa parola quando il desiderio si satura, l’idealizzazione delude, la dipendenza si emancipa, l’eccesso si riduce, la follia si estingue? Non c’è parola più equivoca di ‘amore’ e più intrecciata a tutte quelle altre parole che, per la logica, sono la sua negazione. Tutti, chi più chi meno, abbiamo fatto esperienza che l’amore si nutre di novità, mistero e pericolo e ha come suoi nemici il tempo, la quotidianità e la familiarità. Nasce dall’idealizzazione della persona amata di cui ci innamoriamo per un incantesimo della fantasia, ma poi il tempo, che gioca a favore della realtà, produce il disincanto e tramuta l’amore in un affetto privo di passione o nell’amarezza della disillusione. Qui Freud ci pone una domanda: ‘Quanta felicità barattiamo in cambio della sicurezza?’.” Umberto Galimberti ci consegna un volume (che in parte raccoglie suoi articoli pubblicati dal quotidiano “la Repubblica”) in cui l’acutezza del pensiero penetra i meandri del sentimento e del desiderio e il lettore morale registra i mutamenti intervenuti nella modalità di vivere (e patire) le dinamiche dell’attrazione, il patto con l’amato/a, la trama di autenticità e menzogna del rapporto amoroso, i percorsi del piacere (dall’onanismo alla perversione). Sullo sfondo si muove, come un fantasma, continuamente evocato e rimosso, quello che propriamente o impropriamente gli uomini non smettono di chiamare amore.

Le multinazionali del cuore
Le Ong tra politica e mercato
Marc-Olivier Padis
Thierry Pech
Traduzione: Stefano Valenti
Collana: Nuova Serie Feltrinelli
Pagine: 104 Prezzo: Euro 8,5

Un saggio che riflette sulle tante zone d’ombra delle Ong, il “cavaliere senza macchia” di questo burrascoso inizio di secolo.

Il libro
Prestigioso e misterioso, un nuovo attore è apparso sulla scena internazionale alla fine del secolo: le Ong. Organizzazioni non governative come Oxfam, Greenpeace o Medici senza frontiere sono diventate delle vere e proprie potenze, tanto da poter contare su bilanci talvolta superiori a quelli dei paesi sedi del loro intervento. Ma, soprattutto, catturano l’immaginario della gente e dell’opinione pubblica. Dopo la caduta delle grandi narrazioni, delle grandi ideologie che avevano acceso gli animi perlomeno fino al 1989, l’umanitarismo e i diritti dell’uomo sono diventati l’utopia del secolo, il cavaliere senza macchia del mondo moderno.
Ma quale realtà si nasconde dietro questo mito delle Ong svincolate dalle necessità di stato, dalle logiche del potere e del profitto? In questo libro Thierry Pech e Marc-Olivier Padis descrivono analiticamente una realtà che presenta numerose sfumature e zone d’ombra. In realtà, le grandi Ong, ben lungi dall’opporsi sistematicamente agli attori pubblici istituzionali, collaborano strettamente con loro, con forme complici di interdipendenza, fino a diventare in taluni casi addirittura il prolungamento della politica dello stato “con altri mezzi”. Ma anche il rapporto con il mercato non è esente da critiche: le Ong si comportano tra loro come attori economici concorrenti, con i necessari compromessi del caso e lo sviluppo di forme di partenariato tipiche di altri comparti economici.

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