Salute e benessere

Il racconto delle epidemie svela le nostre paure

Malattie e contagi ricorrono in letteratura sin dall’antichità: l’Iliade, considerata il punto di inizio della narrazione occidentale, esordisce con il racconto della pestilenza provocata da Apollo, adirato con gli Achei accampati sotto la città di Troia. Le epidemie venivano interpretate come un segno dell’ira della divinità, una punizione inflitta agli uomini per aver violato un

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Il particolato atmosferico non favorisce la diffusione in aria del Covid-19

È quanto risulta da uno studio congiunto tra Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Cnr e Arpa Lombardia, ora pubblicato su Environmental Research. La ricerca ha analizzato le concentrazioni di SARS-CoV-2 in aria nelle città di Milano e Bergamo, studiando l’interazione con le altre particelle presenti in atmosfera La prima ondata della pandemia

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Non riconoscere gli altri dal volto

Succede a oltre un terzo delle persone con autismo senza disabilità intellettiva. Lo studio, pubblicato sulla rivista Molecular Autism dai ricercatori di Sapienza Università di Roma, Istituto di scienze e tecnologie della cognizione del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Istc), Fondazione Santa Lucia Irccs, Harvard University e University of Cambridge, è un importante tassello per la

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Covid-19 e cambiamenti climatici

L’evoluzione climatica rispetto a quella pandemica può apparire lenta e non così critica e urgente. Ma queste percezioni sono corrette? Confrontando questi due fenomeni emergono analogie inaspettate. È quanto hanno fatto Antonello Pasini e Fulvio Mazzocchi, ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche afferenti rispettivamente all’Istituto sull’inquinamento atmosferico (Cnr-Iia) e all’Istituto di scienze del patrimonio culturale

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Covid-19: effetto stagionale molto significativo

Uno studio ha analizzato in maniera sistematica e quantitativa, da aprile ad agosto 2020, il rapporto tra terapie intensive e casi attivi e quello tra decessi e casi attivi. Due indicatori significativi nello studio dell’aggressività della malattia. Entrambi questi rapporti si rivelano massimi all’inizio di aprile mentre all’inizio di agosto raggiungono valori quasi 20 volte

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