Buoni alle Poste: se i conti non tornano

“Come piccolo risparmiatore credo di poter fare presente un mio problema. Il mio problema è con l’Ente Poste Italiane. Accludo la lettera che ho loro inviato. Spero possiate farmi sapere al riguardo.

Spett.le Poste.it.,
il sottoscritto chiede chiarimenti relativi ad un buono postale fruttifero in suo possesso. Il sottoscritto, ……. Attilio, possiede un buono postale emesso il 10.01.1983. Valore iniziale del buono è di lire 1.000.000 (unmilione) SERIE O. Si deduce ovviamente che sono passati 18 anni dall’emissione. Secondo la tabella a tergo il buono avrebbe maturato una somma di lire 9.900.000 (circa), invece con mio grande stupore all’ufficio postale di emissione mi fanno rilevare che la somma maturata ad oggi è di lire 4.900.000 (circa). Io mi chiedo come sia possibile una cosa del genere. Io ho sottoscritto quel buono ed a quelle condizioni, cioè quelle impresse sul buono. Dicitura frontale del buono: non cedibile e pagabile con gli interessi maturati giusta la tabella a tergo, presso gli uffici abilitati.
Come è possibile che la tabella non venga rispettata? Se qualora le condizioni del buono, negli anni, siano state modificate come mai il sottoscritto non è stato messo a cognizione della cosa? Per me si può parlare solo di truffa bella e buona. Il contratto stipulato (per me tale è) non è stato rispettato e comunque nessuno avviso di cambio gestione dei calcoli degli interessi è mai arrivato al sottoscritto. È un modo di fare ignobile che ricade sulla pelle dei cittadini. Al momento che per voi quella tabella posta a tergo per voi non era più da considerare eravate obbligati a avvisare il possessore del titolo”.

Per fornire un parere certo avrei bisogno di vedere materialmente il titolo. La lettera che lei vuole inviare è giusta. Le consiglio caldamente di rivolgersi ad un legale o associazione di consumatori per essere adeguatamente assistito.

Condominio: se la canna fumaria…
“Sono proprietario di un appartamento in un condominio. Da poco tempo siamo passati da riscaldamento centralizzato a quello autonomo. L’amministratore che gestisce il condominio, ha fatto presente che dobbiamo installare una canna fumaria centralizzata. È vero?” Luigi P.

Sinceramente non posso rispondere perché vorrei sapere se è necessaria la canna fumaria per motivi tecnici o no. La prego di volermi chiarire questo aspetto.

Niente aspetti contabili per gli avvocati
“Egregio signore può aiutarmi a risolvere questo dubbio? Quando un automezzo adibito al trasporto c/terzi si presenta al carico presso un’azienda, a quali obblighi deve assolvere la ditta che spedisce in particolare nella compilazione del documento di trasporto? Esiste una legge e se sì quale che stabilisce le responsabilità della ditta che spedisce? In attesa Vi ringrazio anticipatamente”. Rocco S.

Questo suo quesito è di competenza di un commercialista perché gli avvocati difficilmente si occupano di tali aspetti contabili-tributari.

A cura dell’avv. Marco Festelli

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