Marzo 2018

Declino muscolare: non è colpa della vecchiaia

Un gruppo di ricercatori americani sostiene che, contrariamente a quanto generalmente ritenuto, il declino muscolare che inevitabilmente sopraggiunge con l’avanzare dell’età non è dovuto ad una riduzione nella produzione proteica. Questa, aggiungono gli studiosi, è da considerarsi senz’altro una buona notizia, in quanto, sarebbe arduo se non addirittura impossibile, arrestare un declino di quel tipo.

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Più rischi per chi viene ricoverato nei week-end

Un ridotto personale ospedaliero durante i fine settimana potrebbe comportare un maggior rischio di morte tra i pazienti. Tale conclusione giunge da uno studio effettuato in Canada sui ricoveri di urgenza, nel quale appare piuttosto chiaro il fatto che i pazienti ricoverati il sabato o la domenica hanno minori probabilità di sopravvivere. Per fare alcuni

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Mancini, attenti all’intestino!

Le persone sinistrorse hanno il doppio delle possibilità di soffrire di malattie intestinali rispetto a quelle che usano la mano destra. Questo è quanto riportato da uno studio di matrice anglosassone, che prefigura l’esistenza di fattori genetici e/o ambientali che collegano il mancinismo alla probabilità di contrarre alcune malattie. Già alcune ricerche precedenti avevano rilevato

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Chemioterapia: arriva il test per valutarne l’efficacia

Un gruppo di ricercatori di medicina nucleare guidato dal prof. Marco Salvatore ha individuato una tecnica semplice e non invasiva di personalizzazione dei trattamenti chemioterapici: attraverso radiofarmaci assunti per endovena è possibile verificare la presenza della proteina della resistenza, che attenua gli effetti dei farmaci antitumorali, e disegnare appositi schemi chemioterapici per combatterla. Se ne

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Vitamina D e calcio per mantenere la pressione bassa

Per abbassare la pressione sanguigna nelle donne anziane, integrare l’assunzione di calcio con la vitamina D potrebbe essere ben più efficace dell’uso esclusivo di calcio, afferma una ricerca tedesca. Nello studio in oggetto sono state selezionate 148 donne che avessero compiuto almeno 70 anni. Ad una metà di esse sono stati somministrati ogni giorno 1200

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