La coppia? Questione di potere

La questione della parità e/o disuguaglianza tra uomini e donne, benché antica quanto l’umanità stessa, non smette di essere attuale. La condizione femminile rispetto a quella maschile, le dinamiche del potere esercitato dall’uomo sulla donna (e viceversa), possono essere affrontate nell’ambito politico, economico, lavorativo ma anche – o soprattutto – in quello della coppia.

Rita D’Amico, ricercatrice presso l’Istituto di Scienze e tecnologie della cognizione del Cnr e docente di Psicologia sociale e Psicologia delle relazioni interpersonali presso l’Università del Molise, nel suo volume su “Le relazioni di coppia” (Editori Laterza, Bari 2006, pp. 176, euro 18.00) analizza proprio gli aspetti di ‘potere, dipendenza, autonomia’ che si sviluppano in tale contesto. ‘Il potere sul partner si basa sul controllo delle risorse che hanno valore per l’altro, cioè sulla nostra capacità di facilitare, rifiutare, e/o ostacolare le sue gratificazioni’, quindi ‘la dipendenza del nostro partner aumenta con l’aumentare del valore dei benefici che può ottenere da noi, e diminuisce con la disponibilità di alternative che egli ha per ottenere gli stessi benefici’. Lo studio affronta nello specifico tutte le risorse ‘rilevanti in una relazione d’amore, che vanno ben al di là delle risorse economiche e includono l’amicizia, la sessualità, la capacità di esprimere comprensione e supporto’, sottolinenando ‘anche nell’intimità della nostra alcova non siamo immuni dalle diverse norme e prescrizioni di ruolo previsti per gli uomini e per le donne’.
Ad esempio, la gestione dei soldi in una coppia o l’attribuzione del ruolo di capofamiglia, che ancora oggi nella maggior parte dei casi è assegnato all’uomo, determinano dinamiche che si riflettono nell’espressione della sessualità. ‘Se entrambi i coniugi condividono l’ideologia del capofamiglia, e non quella della parità – continua D’Amico – sarà il marito ad avere più potere nelle decisioni importanti, anche quando la moglie ha un reddito superiore al suo’.
Le disparità si esprimono in dolorose alternanze emotive e relazionali: ‘Ci accorgeremo che momenti di tenera intimità con il partner si alternano spesso a conflitti e situazioni ricche di ansia e di aggressività, che trovano un terreno molto fertile nella percezione di asimmetrie anche solo apparenti’. Addirittura, ‘sia il potere che la dipendenza possono essere all’origine di violente manifestazioni di aggressività fisica e psicologica tra i partner’, che possono arrivare ‘fino all’omicidio’. La cronaca ce ne fornisce purtroppo una conferma continua.

Per saperne di più: Almanacco della scienza – CNR

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