Basta ‘pallini’ con la lana al plasma

I tessuti intelligenti escono dai laboratori e si mettono in mostra. Alla Settimana dell’innovazione di moda e tecnologia i tessuti al plasma dell’Ismac-Cnr, insieme alle altre tecnologie realizzate dall’Ente per il settore abbigliamento.

Magliette che dopo qualche tempo producono le antiestetiche ‘palline’, scarpe su misura privilegio di pochi facoltosi clienti, giacche intrise di cattivi odori dopo una giornata al chiuso? Un ricordo del passato grazie alla tecnologia messa a disposizione dell’abbigliamento dal Consiglio nazionale delle ricerche. Insieme ai già noti ‘tessuti antifumo’ e all’‘artigiano tecnologico’ che produce calzature sulla base dell’impronta digitale, arrivano adesso il cotone e la lana arricchiti al plasma. Il tutto in mostra alla Settimana dell’innovazione di moda e tecnologia.

Tessuti naturali e semplici, come il cotone e la lana, si arricchiscono grazie ai ricercatori dell’Istituto per lo studio delle macromolecole del Cnr di Biella di particolari caratteristiche funzionali, con una tecnologia ecologica e rispettosa dell’ambiente come quella al plasma. “Il trattamento reattivo con plasma freddo a radio frequenza”, spiega Giorgio Mazzuchetti, direttore dell’Ismac-Cnr, “è una delle tecnologie più promettenti per la modificazione superficiale dei materiali tessili e mostra vantaggi peculiari rispetto alle tecniche tradizionali: basso impatto ambientale, basso consumo di energia e di gas di processo. Inoltre offre la possibilità di modificare la superficie esterna del materiale senza alterare le proprietà chimico-fisiche del substrato”. Mediante l’utilizzo del plasma in campo tessile laniero, settore in cui si stanno concentrando molti sforzi di ricerca, è stato verificato il miglioramento di diverse proprietà, quali tingibilità, idrofilia, antifeltrabilità, anti-pilling. “Il nostro lavoro”, prosegue il ricercatore dell’Ismac-Cnr, “si concentra su quest’ultimo aspetto. Si stanno studiando dei trattamenti al plasma che riducono la tendenza a formare pilling di tessuti a maglia di lana”.

Il pilling è un processo fisico che può avvenire sulla superficie del tessuto e che porta alla formazione di piccole sfere irregolari di fibre chiamate pills. E’ stato dimostrato che depositando un film siliconico, di spessore nanometrico, sui tessuti mediante plasma (il tessuto è inserito in una camera in cui viene creato il vuoto; successivamente si fornisce al sistema energia tramite un generatore a radio frequenza e contemporaneamente si inietta nella camera un gas organico monomero), i tessuti trattati presentano una netta diminuzione, per dimensione e numero, del grado di pilling rispetto a quelli non trattati. È stata testata la resistenza del film siliconico deposto, al lavaggio e allo sfregamento, confermando un alto grado di aggraffaggio del polimero. Il che rende l’azione anti-pilling persistente anche dopo condizioni di stress dovute al normale utilizzo di un capo.

Insieme ai tessuti al plasma sono stati esposti alla Settimana dell’innovazione di moda e tecnologia la ‘minifabbrica’ per la manifattura high tech di scarpe su misura dell’Istituto di tecnologie industriali e automazione diretto dal prof. Francesco Jovane e le ‘maglie antifumo’ dell’Istituto di chimica e tecnologia dei polimeri diretto dal prof. Cosimo Carfagna.

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