Scoperto il gene della “pancetta”

Il problema della “pancetta”, assai diffuso tra gli uomini che si avvicinano alla mezza età, è spesso causa di frustrazioni e di complessi e viene generalmente attribuito ad una vita troppo sedentaria o ad abitudini alimentari non propriamente sane.

Una recente ricerca, però, “scagiona” il sesso maschile: sembra che l’ampiezza del girovita dipenda da una predisposizione genetica. Lo studio, recentemente pubblicato sulla rivista “Circulation”, ha selezionato 624 uomini sani sui 50 anni di età, e per ognuno di essi è stato analizzato il gene che codifica l’apolipoproteina A-II, una proteina coinvolta nei processi metabolici dei grassi. È stata così rilevata la presenza in alcuni soggetti, di una variante del gene, subito ribattezzata 265C. Gli uomini che nel loro corredo genetico presentano la variante 265C sono tendenzialmente più snelli ed il metabolismo dei grassi del sangue si presenta più intenso rispetto agli altri. L’apo A-II, da tempo conosciuta, ma le cui funzioni finora non erano state comprese, sembra dunque tra i maggiori responsabili dei problemi derivati dall’accumulo di grassi.

Allergie: troppo nichel nell’euro
La prossima introduzione della nuova moneta unica europea già da tempo crea ansia, a causa del radicale cambiamento di abitudini che inevitabilmente comporterà. A queste preoccupazioni di tipo pratico e psicologico se ne stanno aggiungendo altre che riguardano direttamente la nostra salute, almeno secondo i risultati di una ricerca effettuata dall’Università di Graz, in Austria. Sembra infatti che le nuove monete potrebbero creare delle fastidiose dermatiti da contatto, a causa di una presenza eccessiva di nichel. Le dichiarazioni apparse sulle brochure distribuite nelle nostre case dall’Unione Europea ed in altri documenti tecnici, affermano che le monete sono state testate e che non provocano allergie; ma i ricercatori austriaci non sono assolutamente d’accordo. Il fenomeno delle reazioni allergiche che moltissime donne presentano al contatto prolungato con il nichel – presente in molti oggetti di bigiotteria – è ormai ben noto. Il nichel viene da tempo utilizzato in molte monete perché la falsificazione della lega risulta più difficile. Nell’Euro, però, proprio la volontà di ostacolare ancora di più la contraffazione, ha portato ad una maggior concentrazione di nichel rispetto alle lire. L’allergia al nichel è abbastanza diffusa in quanto colpisce circa una persona su 10. La sintomatologia prevede secchezza ed infiammazione della pelle, unita quasi sempre ad una fastidiosissima sensazione di prurito.

Lo stress post-traumatico è donna
Secondo i risultati di una recente ricerca, dopo un incidente automobilistico, le donne hanno il quadruplo delle probabilità di soffrire di stress post-traumatico rispetto agli uomini. La sindrome da stress post-traumatico, un tempo considerata una malattia tipica dei reduci di guerra direttamente coinvolti nei combattimenti, può in realtà manifestarsi in seguito a qualsiasi esperienza altamente traumatica, e provoca alle sue vittime una continua rivisitazione dell’evento attraverso incubi e flashback. Chi ne è soggetto manifesta spesso un atteggiamento distaccato ed assente nei confronti della realtà. Gli incidenti automobilistici sono la maggior causa di stress post-traumatico, e ne è colpito circa un terzo delle persone. Nello studio sono stati selezionati 64 uomini e 58 donne ed è stato fatto loro riempire un questionario ad un mese di distanza da un serio incidente in cui erano stati direttamente coinvolti. I risultati, pubblicati nell’American Journal of Psychiatry, hanno evidenziato come le donne siano maggiormente esposte a soffrire di profondi sentimenti di angoscia e provare reazioni di tipo fisico al ricordo del trauma. In quantità quattro volte maggiore degli uomini, le donne hanno manifestato una perdita di interesse per molte attività quotidiane, un’aspettativa ridotta per la loro vita futura, problemi di insonnia, difficoltà di concentrazione, ed una maggiore tendenza a spaventarsi. Secondo i ricercatori che hanno seguito lo studio, i risultati potrebbero indicare la necessità di differenziare i trattamenti terapeutici riservati agli uomini e alle donne in seguito a questi tipi di trauma.

Il marito fumatore fa male alla salute
Immagine Alcuni medici della University of Minnesota di Minneapolis hanno condotto uno studio in cui hanno misurato le sostanze cancerogene presenti nell’urina di 23 donne che convivono con partner fumatori e di 22 donne conviventi con partner non fumatori. Tutte le partecipanti allo studio ed i loro compagni hanno anche risposto ad alcune domande sulle loro abitudini riguardo al fumo. Nelle donne con un partner fumatore sono stati rilevati maggiori quantità di NNAL e NNAL- Glucosio, due metaboliti del NNK, sostanza cancerogena all’origine del tumore al polmone, direttamente collegata al fumo da tabacco. La ricerca ha mostrato, inoltre, che le donne i cui mariti fumano nella stessa stanza, hanno livelli più alti di metaboliti del NNK, di quelle i cui mariti fumano in altre parti della casa. L’importanza di questi dati è costituita dal fatto che oltre al fumo da tabacco non esistono altre cause per la presenza di NNK e dei suoi metaboliti nel corpo umano. I ricercatori della University of Minnesota hanno così dato la prima conferma a livello biochimico alla tesi già esposta in passato secondo cui anche l’esposizione passiva al fumo sia una delle cause per l’insorgere del tumore ai polmoni.

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