La “pancetta”, nemico silenzioso

Non stiamo parlando di uno dei tanti prodotti alimentari ricavati dai suini, ma del grasso che, da una certa età in poi, tende ad accumularsi nell’addome maschile, familiarmente noto, appunto, con il termine di “pancetta”.

Il giro vita che aumenta deve essere considerato un vero e proprio segnale di allarme: aumenta non soltanto la circonferenza, ma anche il rischio di sviluppare diabete e malattie cardiovascolari. Il grasso viscerale (questo il nome scientifico dell’accumulo adiposo) colpisce il 25 per cento degli uomini sopra i quarant’anni. Non è un nemico imbattibile: basta fare attività fisica e tenere il peso sotto controllo, con una dieta appropriata, per vederlo diminuire sino a scomparire.
Stop ai rigetti nei trapianti
Questa, almeno, la speranza degli scienziati dopo che sono state identificate le cellule che regolano la tolleranza, cellule di cui, sino ad oggi, si supponeva soltanto l’esistenza. La comprensione dei meccanismi che le governano potrà, in un futuro non lontano, eliminare il rischio dei rigetti, ovvero una delle principali cause di insuccesso dei trapianti d’organo.

La pillola antifumo è arrivata

È in vendita anche in Italia la cosiddetta “pillola antifumo”, in grado di aiutare chi decide di smettere di fumare. La pillola, uno psicofarmaco, contiene una sostanza, il bupropione, in grado di contrastare lo stato di nervosismo e depressione in cui si trova chi decide di rinunciare alla nicotina. Va assunta soltanto dietro controllo medico, ricordando che non funziona per tutti.

L’insonnia fa ingrassare

Tempi duri per chi dorme poco. Dopo la rivalutazione dei “dormiglioni”, intelligenti e superproduttivi, arriva un altro duro colpo per chi soffre di insonnia. Una ricerca americana ha infatti rivelato che chi non dorme a sufficienza ha una maggiore propensione ad ingrassare.
Tumori: scoperti i geni che li nutrono
La crescita dei tumori è regolata da complicati meccanismi molecolari che, finalmente, sono stati individuati. Gli scienziati hanno scoperto i geni (in tutto 46) che entrano in azione quando le cellule si alterano, e favoriscono l’angiogenesi. Si tratterà, adesso, di mettere a punto strategie in grado di impedire l’angiogenesi, ovvero la moltiplicazione dei vasi sanguigni che contribuiscono a far sviluppare le malattie tumorali.

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