Dieta mediterranea ed olio extravergine di oliva: via il colesterolo

Un cucchiaio di olio extravergine di oliva al giorno toglie il colesterolo di torno. Questo il sorprendente risultato di un breve studio pubblicato sull’ultimo numero dell’European Journal of Clinical Nutrition.

I partecipanti allo studio, 16 adulti sani, hanno consumato 25 ml di olio extravergine al giorno per una settimana (circa due cucchiaini da caffè) , mostrando un livello considerevolmente più basso di ossidazione del colesterolo “cattivo” e livelli più alti di sostanze antiossidanti nel sangue, specialmente di fenoli. Gli antiossidanti aiutano ad impedire i danni causati dai radicali liberi, derivati dei normali processi corporei che possono danneggiare i tessuti e provocare l’indurimento delle arterie con conseguenti patologie cardiache. La scoperta tende a mettere in risalto i noti benefici della dieta mediterranea, ricca di olio di oliva, frutta, verdura e cereali, povera di grassi saturi. Così si spiegano la minor percentuale di malattie cardiache in paesi come l’Italia e la Spagna, dove oltre un terzo dell’assunzione di calorie giornaliere proviene da grassi non saturi, che aiutano ad abbassare i livelli di colesterolo. L’olio extravergine di oliva sembra presentare un’ulteriore qualità: l’alto livello di sostanze antiossidanti, soprattutto i fenoli, e una particolare ricchezza di Vitamina E. Dunque, la scoperta delle particolarità positive dell’olio extravergine di oliva aggiungono un’ulteriore conferma alla validità della dieta dei paesi mediterranei in termini di salute e benessere fisico.

Genitori allegri, figli equilibrati
I genitori che usano il sense of humour piuttosto che il sarcasmo per risolvere gli inevitabili conflitti che nascono durante gli anni dell’adolescenza avranno dei figli che saranno in grado di controllare meglio le loro emozioni in situazioni difficili. Uno studio dell’Arizona State University ha messo in evidenza un aspetto fondamentale per la formazione del carattere dei ragazzi: l’atteggiamento di mamma e papà nei confronti dei loro problemi ha un’importanza spesso decisiva. Scherzare a cuor leggero in situazioni tese e stressanti fa sentire il figlio più accettato e meno ansioso, sicuramente più disposto a comunicare e ad esprimere un atteggiamento positivo e costruttivo. Lo studio in questione ha selezionato 139 giovani di età compresa tra gli 11 e i 16 anni ed i loro genitori. Ogni gruppo genitori-figlio ha partecipato ad una situazione di 6 minuti il cui scopo era la risoluzione di un problema sorto da un conflitto. Tutte le scenette sono state videoregistrate. Complessivamente, i genitori che durante l’esperimento hanno fatto ricorso all’umorismo e allo scherzo hanno visto i loro figli comportarsi in modo socialmente adeguato, mostrando elasticità e capacità di controllare le emozioni, mostrando meno problemi degli adolescenti i cui genitori hanno utilizzato uno humour derisorio e sarcastico. Le conclusioni, secondo i ricercatori, indicano che esiste una forte relazione tra l’umorismo dei genitori e la competenza sociale dei figli e la loro capacità di controllare la rabbia e l’aggressività in situazioni difficili.

Lo strumento musicale dipende dal sesso
Perché i ragazzi adorano la batteria e le ragazze preferiscono il violino? Esiste una distinzione di genere che fa scegliere di suonare uno strumento musicale invece di un altro? E se questa percezione esiste, è basata sulla percezione che esistono strumenti “maschili” e strumenti “femminili”? Un curioso studio dell’University of Washington’s Center for Mind, Brain & Learning di Seattle ha cercato di analizzare più a fondo il tema della scelta musicale in base al genere sessuale. Sembra che i bambini e gli adulti siano portati a classificare gli strumenti musicali in base a criteri di “rumorosità” e di tono. Per questi motivi, ad esempio, il flauto, il violino, il clarinetto, il violoncello sono percepiti come strumenti “da femmine”, mentre la batteria, il sassofono, la tromba ed il trombone sono considerati “mascolini”. Lo studio ha confermato questa tendenza istintiva nella scelta musicale dei bambini: i maschi in larga maggioranza stravedono per la batteria, le femmine invece adorano il violino. Con un’unica differenza, però: le femmine sembrano più flessibili e maggiormente portate a sfidare le convenzioni sessuali rispetto ai maschi: la spiegazione è dal punto di vista sociologico piuttosto intuitiva: i ragazzi sono sottoposti ad una maggiore pressione a comportarsi in modo mascolino, sono molto più soggetti a critiche e a repressione sociale se in loro si percepisce un comportamento femminile. Non è ancora chiaro se la preferenza per uno strumento musicale sia il risultato di influenze sociali derivate dal mondo dei media e dei genitori oppure se sia la caratteristica morfologica degli strumenti a forzare la scelta. Comunque, il consiglio dei ricercatori è il seguente: far vedere ai propri figli esibizioni di musicisti con strumenti non stereotipati: si sentiranno più liberi di scegliere lo strumento che davvero desidereranno suonare.

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