Troppa tecnologia e cibi spazzatura: sempre più giovani ipertesi

In Italia la frequenza di ipertensione è in rapido aumento tra i giovani, e pochi di loro ne sono a conoscenza. Tra le cause principali, intossicazione tecnologica e alimentazione poco salutare. 

È questo l’allarme lanciato a Bologna dalla SIIA, la Società Italiana di Ipertensione Arteriosa, nel secondo giorno del suo XXXI Congresso Nazionale svoltosi a Bologna dal 9 all’11 ottobre. Spiega Claudio Borghi, direttore del reparto di Medicina interna del Sant’Orsola-Malpighi di Bologna, e presidente del congresso:
«Non esiste una nuova malattia chiamata ipertensione giovanile, ma esiste il fatto è che questa condizione compare oggi in anticipo, manifestandosi talvolta addirittura cinque o dieci anni prima rispetto al passato a causa dei nuovi stili di vita e dello stress».
Per dirla in altri termini, la sedentarietà dilagante, la perdita del sonno spontanea o provocata, l’intossicazione tecnologica causata da un’esposizione prolungata a computer e cellulari, di frequente accompagnata dal frettoloso consumo di un panino nei bar o nei fast food, aumentano in modo significativo il rischio che si alzi la pressione.

«Oggi per affrontare l’ipertensione nei giovani non basta più l’approccio tradizionale, ma serve capire com’è cambiata la loro vita» prosegue Massimo Volpe, direttore della cattedra di Cardiologia all’Università La Sapienza di Roma, Ospedale Sant’Andrea. E prosegue: «Per esempio, i ragazzi italiani mangiano fuori in media tra le 8 e le 10 volte a settimana, e questo impedisce di tenere sotto controllo l’assunzione di sodio e grassi. Non mi stupirei se l’età media in cui si manifesta la condizione si abbassasse ancora».

Sotto la sua guida è partito iGame, uno studio che avrà la finalità di comprendere quanto importante sia il fenomeno nella popolazione esaminando un campione tra quattromila e seimila soggetti. Spiega il cardiologo: «Monitoriamo giovani tra 18 e 35 anni, ma preoccupano anche i tredicenni, che ormai fanno uso di strumenti informatici per un numero spropositato di ore. E nel prossimo futuro l’ipertensione potrebbe manifestarsi addirittura a quarant’anni, come conseguenza di un’adolescenza in cui si è condotto uno stile di vita poco salutare».
(Fonte: Doctor33.it)

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