Immagine Counseling psicologico

risponde il dr. Vincenzo Masini

Ha tradito la moglie, con un rapporto a rischio. A distanza di mesi, i sensi di colpa non gli danno tregua, e continua a temere di poter essere stato contagiato. Ma, risponde l'esperto, l'origine dei suoi sensi di colpa va cercata molto più indietro nel tempo.

Tradimento, sensi di colpa e Hiv

"Buongiorno dottor Masini. Io sono L., 37 anni sposato. Circa 21 mesi fa, non ho resistito ad un'altra donna e ho tradito mia moglie. Fatto molto più grave, è che nel pieno del rapporto, mi si è rotto il preservativo, e quindi il rapporto è diventato a rischio visto che la donna con la quale sono stato, mi ha detto che lei preferisce i rapporti non protetti. Ho trovato una scusa con mia moglie (dicendole che ho avuto una colluttazione con un tossicodipendente) per effettuare un test hiv dopo i sei mesi dal fatto, ottenendo esito negativo. Ma il senso di colpa per averla tradita e ancor peggio la paura di poterle trasmetter la malattia che tanto temo, mi ha portato all'ossessione di essere un caso unico al mondo e di poter diventare sieropositivo oltre il periodo stabilito dal Ministero della sanità. Ho quindi fatto dopo i sei mesi prescritti, altri dieci test hiv a distanza di tre mesi uno dall'altro fino ad arrivare al 21° mese di distanza dal rapporto a rischio ottenendo esiti sempre negativi. Ma ogni giorno che passa malgrado credo non esista ormai la minima possibilità di aver contratto quella malattia mi sento angosciato, mi sveglio con una specie di morsa allo stomaco, non riesco a liberarmi dal pensiero di poter essere ancora 'pericoloso' nei confronti di mia moglie immaginandola in un letto di ospedale malata di Aids per colpa mia. Insomma non riesco più a togliermi il senso di colpa e la paura di poter essere ancora un soggetto che potrebbe contagiarla..Dottore io sto impazzendo oppure è una reazione normale? Cosa devo fare per tornare a vivere normalmente sapendo inoltre - è detto dai suoi colleghi esperti in malattie infettive - che mai nessuno al mondo ha avuto una siero conversione dopo 21 mesi da un rapporto a rischio. Faccio presente che se dovessi confessare a mia moglie di averla tradita, lei sicuramente m lascerebbe e non riuscirei a sopportare una cosa del genere perché la amo troppo e da quando mi è successo questo, la amo ancora di più. Come posso fare per liberarmi da questo rimorso e dalla fissazione di poter ancora essermi preso qualche malattia?".

Caro signor L., il senso di colpa, specie se associato a precedenti di ansia, può trasformarsi in un processo fobico-ossessivo come quello che lei sta vivendo.
A dire il vero credo che il senso di colpa sia solo il meccanismo che ha innescato la slatentizzazione di una sua inclinazione verso le ossessioni di copertura.
Queste ultime, nel suo caso i ripetuti test HIV, servono per cercare di dare a se stessi un dolore ma, nel non volerlo reggere, di individuare nella punizione HIV il rito che permetterebbe di liberarsi dalla colpa.
A dire il vero credo che la sua colpa abbia origini più antiche del tradimento verso sua moglie e dunque debba essere scoperto con l'aiuto di una buona psicoterapia.

Se avete domande da fare, riflessioni da proporre, situazioni che vorreste risolvere, o, semplicemente, avete voglia di parlare della vostra esperienza, di genitori, educatori, figli, scrivete a: counseling@encanta.it. Non sono richiesti nè utilizzati dati personali. Delle e-mail non viene tenuto archivio, l'uso è solo temporaneo ed esclusivamente finalizzato alla rubrica giornalistica. L'invio della e-mail autorizza alla pubblicazione. Per consulenze private contattare direttamente l'esperto.


Inizio pagina           Chi siamo               Copyright               Cookie Policy               Privacy               P.I. 01248200535