L’architettura del nuovo web

Dall’inventore della rete il progetto di una comunicazione democratica
Tim Berners-Lee
Traduzione: Giancarlo Carlotti
Collana: Interzone – Feltrinelli
Pagine: 184 Prezzo: Euro 18,08

Vengono raccontate le tappe che hanno condotto l’autore all’invenzione del Web: dall’esperienza al Cern sino alla fondazione del World Wide Web Consortium, organismo regolativo della rete. Poi lo sguardo si rivolge al futuro.

Il libro
Tim Berners-Lee ripercorre le tappe che l’hanno portato all’invenzione del Web, la Rete delle Reti: l’esperienza al cern di Ginevra (cui dedica pagine commosse per esaltarne la natura di struttura paritaria e antiburocratica che ha permesso l’incontro tra scienziati di tutto il mondo), i primi tentativi sfortunati di far comprendere ai ricercatori le modalità ipertestuali di comunicazione, l’invenzione del concetto rivoluzionario di link e, infine, l’affermazione planetaria del suo progetto e la fondazione del World Wide Web Consortium, l’organismo che raggruppa imprese private ed enti governativi per diffondere proposte, specifiche, standard, sigilli di garanzia, oltre che favorire lo sviluppo e la revisione del software per il Web.

Per consentire la navigazione in questo nuovo spazio e concretizzare la sua utopia, Berners-Lee ha escogitato in pochi mesi gli elementi tecnici ancor oggi fondamentali del Web: gli uri (oggi url), l’html (il linguaggio universale che permette l’interazione tra tutti i tipi di computer), l’http (il protocollo di trasmissione dei dati) e il Browser, il programma di navigazione.

Dopo aver descritto questa grande avventura, l’autore getta lo sguardo sul futuro del Web e affronta, sotto una nuova luce, problemi già emersi (privacy, crittografia, antitrust ecc.). Ma, soprattutto, cerca di descrivere il sogno di una rete sempre più intuitiva e interattiva che non sia solo da sfogliare e navigare passivamente. È l’idea possibile di uno spazio per l’intercreatività in cui le macchine sono in grado di gestire i processi logici di base tramite “linguaggi di inferenza” e creano connessioni, deduzioni, prendono decisioni, diventano capaci di trattare i dati secondo il loro significato. Sarà questa l’architettura del nuovo Web.

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