Immagine Grafologia

Grafologia: arte o scienza?

di Annarosa Pacini

Proprio nei giorni scorsi si è tenuto a Bologna un Congresso Internazionale di Grafologia a Bologna, sul tema "La grafologia: una scienza emergente", dove si sono riuniti esperti, appassionati, cultori della Grafologia, con una grande partecipazione internazionale. Tra gli argomenti introdotti, uno aperto da sempre: l'importanza che la Grafologia si renda visibile, che sappia affermarsi come scienza, che, da materia d'élite, diventi una materia popolare, nel senso più positivo del termine.
Certo, non è facile: il rapporto con altre figure professionali, come psicologi, consulenti, medici, è ancora piuttosto incerto. Ci sono categorie che non vedono di buon occhio l'affermarsi della Grafologia, scienza "sorella" ma anche nemica, perché il grafologo, in quest'ottica, diventa un potenziale concorrente.
Eppure, per la scienza e tutti coloro che usufruiscono dei suoi progressi, dal diffondersi della Grafologia non può venir altro che bene. Tra i professionisti possono nascere nuove collaborazioni, ed ognuno può trarre vantaggio dalle conoscenze dell'altro. Una tecnica può essere raffinata in modo da divenire più diagnostica, l'altra più predittiva, l'altra ancora, semplicemente operativa.
Molteplici sono le applicazioni pratiche della Grafologia, che ben vanno al di là di quelle troppo superficialmente presentate dai media, dove il grafologo appare una sorta di "mago" capace di leggere la scrittura. Egli legge, infatti, ma non per magia, solo per scienza. E chi non è disposto a studiare, ad imparare, a mettersi alla prova, presto la sfugge.
Allo stesso modo, i mass media sono uno strumento prezioso, capace di amplificare ogni messaggio. Perciò, non bisogna neanche sottovalutare le grandi opportunità che offrono. Una sola vera regola vale per tutti, non solo grafologi, ma psicologi, pedagogisti, educatori, terapeuti, per tutti coloro che sondano l'animo umano: il rispetto più profondo di ogni individualità e la consapevolezza della responsabilità che si ha di fronte alle persone che incontriamo. Regola, in fondo, che andrebbe applicata da ognuno, in ogni rapporto interpersonale, in ogni luogo, in ogni momento. È su questa regola che si basa il nostro spazio. Parleremo della Grafologia, delle sue leggi, delle sue applicazioni. Lo spazio è aperto anche a coloro che desiderano conoscere qualcosa di sé dall'analisi della grafia. Nel rispetto più profondo, per chi conosce, e per chi impara.


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