Immagine Comunicazione, counseling, formazione

A cura di Annarosa Pacini
Occhio al gesto
Immagine Il linguaggio del corpo è un linguaggio universale, utilizzato dagli uomini in ogni luogo del pianeta. Siete tra coloro che amano comunicare con la gestualità? OK, vittoria, va bene: molti sono i gesti noti che utilizziamo. Ma non per tutti significano la stessa cosa. Scopriamo insieme il significato di alcuni gesti transculturali.

Il titolo pare quanto mai azzeccato: uno stesso gesto cambia completamente di significato, secondo il Paese in cui viene fatto, e interpretato.
Iniziato dal pollice alzato, per intenderci, il gesto tipico di chi fa l’autostop. Ebbene, questo gesto, oltre a significare che chiedo un passaggio ad un automobilista di buon cuore, dati i tempi, a mio rischio e pericolo (in questo caso il pollice è alzato, ma inclinato nella direzione di percorrenza) significa anche che tutto va bene, anzi, benissimo. Ma non fatelo in Grecia, perché così facendo mandereste a quel Paese il vostro interlocutore.

Un altro gesto universalmente noto, ma dai significati diversi, secondo la cultura in cui è inserito, è il tipico gesto dell’OK. Per un occidentale significa che tutto è al posto, ma non, ad esempio, per i francesi, per i quali significa zero. Pensate alle possibilità di equivoco: entrate in un ristorante, gustate un delizioso pranzeteto, il cuoco viene a chiedervi se avete gradito, voi fate il gesto di OK, per intendere che sì, avete gradito molto, e lui capisce che avete gradito zero, cioè, non vi è piaciuto per nulla. Ancora peggio, questo gesto, per alcuni sudamericani, per i quali è un po’ come dare dell’idiota a qualcuno. Per i Giapponesi, significa soldi.

Infine, la V di vittoria, le due dita alzate, indice e medio. Con il palmo rivolto verso l’esterno è un messaggio positivo: quello della vittoria, appunto. Ma se il palmo della mano è rivolto verso l’interno, cioè verso la persona che compie il gesto, significa “Vai a quel paese”. Questo è il significato che ha per i britannici o per i tedeschi, mentre per noi, molto filo-americani, significa, come per loro, “Vittoria”. Pare che il gesto sia entrato nell’uso comune grazie a Winston Churchill, durante la seconda guerra mondiale.

Perciò, dato che l’estate è la stagione dei viaggi e delle vacanze, per molti, ricordate: Paese che vai, gesto che trovi! Prima di gesticolare troppo, informatevi bene.

I segreti e le strategie della comunicazione anche in podcast: suggerimenti, risposte alle vostre lettere, approfondimenti sul corso. Potete scaricare direttamente le puntate visitando la pagina dedicata al podcast su Encanta, oppure iscrivendovi gratuitamente al podcast "Comunicare per essere": tramite il Feed Rss Immagine o iTunes: Immagine

“Comunicare per essere” © - corso intensivo di comunicazione. Per informazioni sulle date, sulle modalità di iscrizione, sui costi e per richiedere il programma, potete scrivere alla Segreteria del Corso, comunicare@encanta.it.
Per saperne di più: agli argomenti oggetto del corso, e, in generale, alle tematiche cui si ispira, sono dedicati una serie di articoli, che trovate nella sezione Approfondimenti
Altri approfondimenti su:
- Grafologia: l’analisi della scrittura come strumento per la crescita personale e la valorizzazione delle qualità individuali.
- “La Posta”, risposte alle lettere dei lettori, su temi relativi ai rapporti interpersonali.
- Counseling comunicazionale su base grafologica, cos'è, a cosa serve. Webcounseling, informazioni.
Per contatti diretti per appuntamenti, corsi, informazioni:
d.ssa Annarosa Pacini, pedagogista, consulente grafologa, giornalista, cell. 339.6908960
e-mail info@encanta.it.
Su richiesta, possibilità di webcounseling, counseling a distanza tramite l'utilizzo di collegamento internet via webcam.
Inizio pagina           Chi siamo               Copyright               Cookie Policy               Privacy               P.I. 01248200535